Che siate tennisti del sabato mattina o aspiranti professionisti la racchetta rimane un elemento imprescindibile per la vostra performance sportiva. Proprio per questo la scelta del modello giusto diventa fondamentale per la buona riuscita delle vostre partite. Vi proponiamo 5 telai di differenti marche che possono rappresentare una scelta ottimale per voi, sia che voi siate un amatore o un tennista più allenato. Buona lettura e buona scelta!
Yonex Ezone 98
Ci sono racchette più potenti, con più spin e anche più sensibili, ma Ezone 98 ha una impressionante mix di caratteristiche la rende completa come pochissime altre. Ha tutto, dalla potenza alla sensibilità, su livelli elevati e non impone rinunce di nessun genere. L’unico l’imite è quello del proprio tennis, bisogna fare i conti con un telaio, anche molto tollerante, ma asciutto, diretto, che non fa sconti a chi non ha una discreta tecnica. Segna una svolta rispetto alla DR 98, che supera ampiamente per potenza e rotazioni facili, con un feeling più secco e deciso. Una 98 che sa variare spinta e stile, che non ha punti deboli e che risulta anche comunicativa ed educativa, con anche un alto livello di rotazioni.
Babolat Pure Drive 2018
Poche chiacchiere e tanta sostanza. Se Pure Drive è la più venduta del mercato è grazie alla sua disponiblità ad accogliere molti tipi di gioco, con potenza spin e stabilità in 300 grammi. Una racchetta che si adatta al quarta categoria che vuole prestazione, come anche al seconda categoria che cerca tolleranza e semplicità in un ambiente di gioco agonstico. Più piena nell’impatto rispetto alle versioni precendenti, mostra un carattere più puro e meno “sparatutto”, più propenso al controllo e ai colpi lavorati. Buona per tutto, è meno rigida delle precedenti, concede un grosso aiuto in facilità di gioco.
Pro Kennex Ki10 305
Probabilmente è la sorpresa maggiore del 2017, non perché Kennex non sappia realizzare racchette agonistiche, anzi, ma la Ki 10 305 è un mostro di spinta, capace di generare dei colpi pesanti, cattivi, sostanziosi e appaganti. Una profilata “ibrida” esattamente come per la Ezone 98, della quale è l’unica concorrente reale, con piatto dalla sezione larga e steli “smilzi”, rigidità media e impatto più tendente al classico che al moderno. Un telaio che coniuga il Kinetic con la resa e la prestazione da prima della classe. L’estetica, più elegante che cattiva, non trasmette la sua indole belligerante, ma anche James Bond salvava il mondo in Smoking.
Pacific XFast Pro
X Fast Pro è un telaio poco conosciuto, ma molto efficace e ben fatto. Pacific è stata una delle prime a sperimentare la rigidità media sui piatti da 100 pollici ed il risultato è una racchetta che offre feeling, roccioso per via dle basalto, e potenza da vendere. Per le sue proporzioni, è come gestire una racchetta da 330 grammi, vista la maggiore lunghezza e il bilanciamento avanzato, ma la dinamica è assolutamente godibile e redditizia. Anche bella, è un telaio di quelli da avere per distinguersi e fare del male fisico all’avversario, perché è capace di tiare veri e propri mattoni, con una precisione assoluta, ma l’asticella è alta, per usarla bisogna saper far girare forte il braccio. Riapaga con una buona tolleranza sui decentrati, molto meno se si arriva tardi a colpire.
Head Radical Graphene Touch MP
Due anni fa, senza dubbio sarebbe stata la Pro a prevalere sulla MP, ma, con il Graphene Touch, Head ha concesso alla Radical MP una crescita relativamente superiore alla Pro, con una maggiore vitalità, con più robustezza all’impatto e più consistenza nella risposta. La Pro tira indubbiamente più forte, ma si rivolge ad una categoria meno ampia di tennisti, mentre la MP, in questa nuova veste tecnica, merita un plauso per il grosso passo in avanti realizzato. Più sensibile, potente e finalmente capace anche di un certo spin, è un telaio che lascia giocare bene a tennis, impegnando poco tencicamente e lasciando spazio a fronzoli e imperfezioni, con ampio margine di correzione e di aiuto. La Radical MP è un telaio serio, ma non severo, molto personalizzabile con la scelta dell’incordatura e con un ampio margine di custom. Inoltre, l’estetica è personalissima e si riconosce a prima vista. Bella e possibile.